PREMESSA
In Italia nell'ultimo quinquennio
la professione dell'architetto è in crisi. Ciò è dovuto, a nostro parere, a due
motivi essenziali:
1) La crisi economica generale.
2) La "non" possibilità
di fare architettura a causa della "non" riforma delle professioni,
della mancanza di ricerca al di fuori degli istituti universitari, della
mancanza di studi associati, della troppa burocrazia e del fallimento della
politica nell'urbanistica.
La politica e il pensiero
primario del LABORATORIO si articola in più punti:
o
ARCHITETTURA
PER TUTTI
·
Bisogna azzerare il concetto che per fare buona
architettura bisogna avere clienti facoltosi: lo spazio appartiene a tutti. Ciò
vuol dire che qualunque spazio progettato deve essere fruibile, accogliente ed
a impatto zero.
o
COSTRUIRE
NEL COSTRUITO
·
Il consumo spropositato del territorio è causa dell'abusivismo, di leggi salvagente che
hanno permesso di sanare la “jungla” popolare edile. Queste leggi hanno
permesso di violentare il territorio, rendendolo invisibile sotto l'aspetto
estetico, poco fruibile e inaccessibile, privo di spazi di servizio (strutture
pubbliche, spazi verdi). Il territorio deve essere ripensato, riprogrammato,
riedificato con nuovi metodi costruttivi, tecnologici e architettonici. Si deve
abbattere l'esistente e ricostruire in maniera antisismica, con classi
energetiche alte e con l'integrazione di spazi verdi. “La
casa è per tutti ed è un diritto, violentare il territorio e la sua topografia
è da criminali”
o
COSTRUIRE
A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
·
Costruire in classe energetica alta per noi
significa innanzitutto utilizzare materiali del luogo che siano riutilizzabili
almeno in parte nella fase di riciclo, utilizzare al massimo le esposizioni
cardinali secondo la logica del cosiddetto asse eliotermico che fu
proposto nel 1920 da Rey e Pidoux per Parigi come asse di orientamento di un
piano verticale che riceve durante l’anno lo stesso valore eliotermico sulle
due facce. Il valore eliotermico veniva computato moltiplicando le ore di sole
di insolazione di una facciata per la temperatura media dell’aria. Anche le disposizioni planimetriche possono risentire del clima e
dell’orientamento dell’edificio, nei climi molto freddi è bene ubicare
gli spazi serviti all’interno dell’edificio, nei climi temperati invece è
consigliabile l’esposizione sud per gli ambienti più usati, quella verso il
nord per gli spazi serventi e la disposizione di ambienti di filtro tra le due
zone. Per latitudini superiori a 35° N
e in particolare per la situazione italiana, è possibile quindi
identificare gli orientamenti preferibili per i vani di una casa di abitazione
da verificare con le effettive esigenze progettuali e l’influenza degli altri
fattori. Utilizzare sistemi costruttivi come il legno in zone molto fredde,
oppure coibentare le strutture con sistemi costruttivi efficaci eliminando
ponti termici, riciclando il calore prodotto attraverso la ventilazione
forzata, o rinfrescare in maniera più naturale possibile. Ovviamente il tutto
deve essere supportato da infissi a taglio termico, vetri a bassa emissività,
sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, riciclo dell'acqua
piovana, integrazione del fotovoltaico e del solare termico.
o INTEGRAZIONE DEL VERDE NEL COSTRUITO
·
Lo spazio verde sarà il tema principale di ogni
spazio, verticale, orizzontale,dovrà essere fruibile e utile. Il verde può
rinfrescare i nostri tetti, potrà coprire le grandi aperture in estate, dovrà essere
un parco accogliente per i bambini ed emozionale per i diversamente abili.
o ARREDAMENTO
·
L'arredamento semplice, lineare dovrà rispecchiare il
carattere e i bisogni dell'utente, dovrà essere minimalista nei piccoli spazi
ed utile in quelli grandi. Potrà integrarsi con l'arredamento del passato, ma
essere sempre contemporaneo.
o I COLORI
·
Il colore rappresenta un'emozione, esso avrà carattere
e dovrà essere adeguato all'ambiente, dovrà farci rilassare in camera da letto,
darci grinta e farci concentrare nel luogo di lavoro, dovrà essere accogliente
in casa o in negozio.
o L'ARREDAMENTO DI RICICLO
·
Grazie alla TV siamo stati educati a dare una seconda
vita a ciò che non si utilizza più, dal pallet alle bottiglie in plastica, al
cestello della lavatrice.Tutto prende vita, ricomincia a riavere una seconda
funzione. Il nostro compito sarà quello di studiare nei minimi particolari
l'oggetto e renderlo utile e funzionale.
IL NOSTRO MOTTO
Linee dritte, curve e spezzate saranno
ricomposte.
I materiali plasmati e le forme
rimodulate.